Living & Convivi :: 14 lug 2020

Guinzagli e non: Giani e Ceccardi, quale Toscana?

Il confronto alla Nazione dei due candidati a Governatore

La Ceccardi al guinzaglio di Salvini proprio non ci sta. Non so come Giani abbia potuto affermarlo perché basta assistere a un'ora di dibattito con questa giovane ma ultra determinata candidata della Lega, per capire che Salvini o chiunque altro tenti di "assoggettarla" (signore comprese) come un padrone fa con il suo cane, probabilmente perderebbe la mano... La Ceccardi è tosta. E come molte donne che vogliono difendere la loro posizione e pensiero, non credo accetti passivamente tutto ciò che le venga più o meno imposto. Detto questo, facciamo qualche passo indietro... Ieri si è svolta alla Nazione il primo faccia faccia della campagna elettorale (1 - 2) per il prossimo governatore della regione Toscana. Moderata dalla bravissima direttrice della Nazione Agnese Pini, i due protagonisti candidati Eugenio Giani Presidente del Consiglio regionale della Toscana, per il centro sinistra, empolese classe 1959 e Susanna Ceccardi, pisana classe 1987 per la Lega (già Sindaco di Cascina e ora membro del Parlamento Europeo), si sono confrontati sulle loro rispettive posizioni per una Toscana che verrà. Ed ecco il beau geste di Giani che regala (3) alla candidata avversaria il libro "Bella Ciao", scusandosi "tra le righe" per averla giudicata "al guinzaglio di Salvini". "Può capitare a tutti di dire una cavolata, anche a me..." - ha sottolineato la Ceccardi.

Al via il dibattito: due minuti per rispondere alle domande, con uno di replica (4).

Tanti gli argomenti in così poco tempo: dalla sanità, al turismo, alle infrastrutture, alle grandi opere, passando per il commercio, il Mes, la sostenibilità, l'immigrazione, i rifiuti etc. E ovviamente temi particolarmente scottanti come la gestione dell'emergenza sanitaria e la crisi post Covid.

 

Domanda sugli ultimi 10 anni di governo Rossi. Cosa salvare e cosa no? Chiara la risposta di Giani che puntualizza la capacità del Governatore ora in carica di fronteggiare momenti critici ed emergenze di grande portata. Come per il Coronavirus, per cui ha saputo rappresentare la Toscana con autorevolezza, equilibrio e capacità di contrasto. Non da meno in occasione del terremoto del Mugello.

Altrettanto chiara e tranchant la replica della Ceccardi: "Fortunatamente non abbiamo avuto bisogno dei 200 ventilatori polmonari ordinati dalla Regione Toscana a un'azienda, una Srl con un capitale sociale di 2500 euro, mai arrivati a destinazione. Idem per i milioni spesi per le mascherine prodotte in laboratori abusivi a Prato, senza alcuna prescrizione igienico – sanitaria".

 

MES, alias Fondo salva Stati...

La Ceccardi, come sempre non ha dubbi: la parola condizionalità è ripetuta 40 volte. "Ho qui l'articolo 3 del MES il cui obiettivo è quello di mobilizzare risorse finanziarie e fornire un sostegno alla stabilità, secondo condizioni rigorose commisurate allo strumento di assistenza finanziaria scelto" - dichiara la rappresentante della Lega - "Se il governo garantisce che queste due righe verranno cancellate, noi possiamo sostenerlo, altrimenti non ci sottoporremo a condizioni capestro che arrivano dall'Europa e che imporranno al nostro Paese un'altra Troika". "Piuttosto, servirebbero quei 400 milioni di euro che sono finiti nel buco della Asl di Massa dove nessun responsabile è stato individuato".

Per Giani il MES può significare in Toscana poco più di 1 miliardo di Euro: l'ospedale Nuovo a Livorno costa 250 milioni di euro, la ristrutturazione a Cisanello ne impegna 150 e 200 per il San Donato ad Arezzo... Per non parlare dei presidi come il Pronto Soccorso a Torregalli e molto di più. "Noi vogliamo il MES, c'è chi ha votato contro. I cittadini decidano".

 

Ambiente, con focus suIla gestione dei rifiuti... "Dobbiamo entrare nell'ottica dell'economia circolare, trasformare il rifiuto attraverso la valorizzazione della raccolta differenziata che noi abbiamo portato avanti come Regione in tanti comuni, aumentandone autenticamente la portata" – queste le parole di Giani che continua, sottolineando l'inutilità di nuovi Termovalorizzatori - "L'obiettivo è portare la Toscana ad essere la prima regione a rispettare gli accordi di Parigi", puntando su "geotermia, pannelli fotovoltaici". "Ecco che il rifiuto diventa prodotto per una trasformazione e valorizzazione di energia, complici strumenti che guardino al futuro per generare nuove risorse e nuovi posti di lavoro" .

Diversa la posizione della Ceccardi che afferma - "Io tengo molto al riciclo, ho portato il mio comune dal 68% della raccolta differenziata all'81%, sicuramente la Toscana deve investire negli impianti di cogenerazione interna per trasformare gli scarichi industriali in energia".

 

Ed ecco che la Ceccardi entra nel merito della Tari, imposta, con Liguria e Lazio, qui tra le più care in Italia - "In Toscana paghiamo 231 euro in media sulla Tari a fronte dei 138 euro dei nostri amici lombardi che pagano la metà. Allora, diciamolo ai cittadini quanto dovranno pagare di più delle altre regioni, se non si investe in altri termovalorizzatori".

La replica di Giani oltre a dichiarare la ferma volontà di una regione sempre più pulita, punto di riferimento per un ambiente sano, afferma il suo disappunto nel dover "sempre" emulare il modello lombardo: "lo abbiamo visto dalla sanità, noi abbiamo il nostro modello toscano, la qualità e la bellezza del territorio. Così l'acqua panna non è made in Italy ma made in Tuscany".

 

"Piccole e medie imprese, punto di non ritorno per la nostra economia, cosa prevede il suo programma?" - altra domanda forte per la Ceccardi.

"Le PMI sono in crisi, secondo l'Istat 150 mila lavoratori perderanno il posto di lavoro quest'anno. Un decimo degli occupati del settore privato rimarrà disoccupato con ricaduta anche sul settore pubblico. Non si può aspettare settembre con le elezioni regionali per dare una risposta alle imprese che licenzieranno. Il Veneto ha stanziato 110 milioni di euro a fondo perduto, il Piemonte 88, la rossa Emilia Romagna 45 e la Toscana? Ha fatto un provvedimento di 5,6 milioni di euro, stanziati per assumere a tempo determinato". Questa la risposta della Ceccardi che va oltre – "Bisogna abbassare le imposizioni fiscali. Secondo i dati della CNA, dal 2011 al 2019, la Toscana ha aumentato la propria imposizione fiscale del 2,2% a fronte di altre regioni come il Veneto che hanno abbassato le tasse del 1%".

 

In chiusura la visione di una Toscana secondo Giani e Ceccardi....

Ceccardi: "Da qui a cinque anni mia figlia avrà cinque anni e nove mesi. Sicuramente i nostri genitori immaginavano una Toscana, un futuro migliore per noi. Io mi auguro un futuro migliore per mia figlia. Ma con i numeri che vediamo dell'economia forse tra cinque anni dobbiamo auspicare che le nostre condizioni non peggiorino rispetto a quelle di adesso.

Giani: "Spero in una Toscana più verde, che parli all'equilibrio tra l'uomo e il suo pianeta con grande cultura e capacità di leggere dalla natura i comportamenti corretti per non sciupare questo mondo. Ma voglio anche una Toscana che parli con il rosa della parità di genere e della valorizzazione delle energie che tante donne possono offrire".

Magari senza riferimenti ai guinzagli...

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