Focus On :: 24 lug 2017

Firenze, nel chianti la cena è a 4 mani

al castello di spaltenna, dimora del gusto, si celebra la pizza gourmet

Arriviamo al Castello di Spaltenna, Relais di grande charme situato tra Firenze e Siena (1), percorrendo una strada sinuosa - la Chiantigiana - che regala scorci sulle valli di indicibile bellezza. Tra il verde della terra e il colore del tramonto, si intravedono casali di pregio, frutteti, vigneti, fattorie… Sono poche le auto che incrociamo, pochissimi gli esseri umani, la natura domina incontrastata: l'impressione, curva dopo curva, è di essere in una bolla temporale dal sapore fiabesco.
All'improvviso, ecco i primi accenni della sagoma della meta: Il Castello, convento dell’anno 1000 trasformato in un Tuscan Resort & Spa e circondato da vigne di Sangiovese. Composto da 37 camere (5 classic, 7 superior, 15 deluxe, 1 family, 6 junior suites, 3 suites), oltre a godere di una vista mozzafiato sulla splendida vallata, vanta ambienti impreziositi da soffitti ad architrave ed eleganti portali.
Un lussuoso rifugio dove assaporare cibo sublime in un contesto idilliaco. Il Relais infatti, non è solo luogo magico per riappropriarsi del proprio benessere, ma anche un momento gastronomico di grande piacevolezza grazie al Ristorante Piovano, "diretto" dallo chef partenopeo Vincenzo Guarino (2 - nella foto Primo a Dx). Una cucina autentica, che si basa sull'ottima conoscenza dei prodotti locali senza disdegnare la giusta sperimentazione, creando piatti che sono un concerto armonico e innovativo tra mare, terra, orto e spezie. "Il pesce viene da Livorno tre volte la settimana, per la carne seleziono quella di alcuni eccellenti macellai di zona, mentre per gli ortaggi mi approvvigiono dagli orti del Castello dove si coltivano tutte le verdure di stagione, insieme a più di 100 tipi di erbe aromatiche” - afferma lo chef. Il ristorante si sviluppa su due sale, la Sala dei Papi e quella degli Arazzi, caratterizzate da preziosi arredamenti antichi. Di pregio anche la cantina, con le sue 800 referenze, tra toscane e grandi rossi francesi e bollicine della Champagne, coordinata da Andrea Giubbilei, anche maître di sala.

Ma torniamo alla serata… Oltre all'atmosfera rilassante, lo staff competente e frizzante al contempo e il panorama bucolico, si è accolti da una stuzzicante mise en scene dinamica e creativa ad opera dello chef. O meglio degli chef. Continua, infatti, l'evento Dining With the Stars (3) dove Vincenzo Guarino crea piatti unici in un accordo di sapori a 4 mani, insieme ad amici cuochi o pizzaioli. Quest'anno, per la seconda edizione, l'invito a "duettare" è rivolto soprattutto a colleghi blasonati di altri Paesi. E, in occasione della nostra visita, la danza tra i fornelli è accompagnata dallo chef e pizzaiolo Gennaro Nasti (4), napoletano, che in meno di due anni ha conquistato Parigi (Pizzeria Bijou) con la sua pizza gourmet.

Subito veniamo "sedotti" dalla prima portata ad opera di Guerino, la "Parmigiana di melanzane". Un esempio di food design di grande pregio che non si smentisce neanche al palato. Seguono le proposte di Nasti, uomo dalla sensibilità fuori dal comune che interpreta molto bene nelle sue pizze. Colorate, profumate, ricche di prodotti di qualità. Chiamarle pizze è forse un pò riduttivo. Meglio creazioni d'eccellenza, con farciture particolari, vuoi anche inconsuete. Come la sua "Pizza integrale 100% con bietole aglio olio e peperoncino, baccalà, salsa pomodorino, capperi basilico e crema di latte di bufala" (5 - Fase di preparazione) . O la "Pizza di semola di grano duro, stracciatela e zucchini alla scapece" (6). Una formula apparentemente più "lineare" ma di una bontà indiscussa. Sperimentazione, instancabile ricerca, slanci creativi, tutto questo e molto di più è Nasti, il quale ci rivela - tra l'altro - la sua neonata pizza allo Champagne, piatto forte della carta parigina. Da far morire di gola i nostri cugini d'oltralpe. E noi d'invidia.

Un viaggio nel gusto, in una location da sogno ove - come dice il Poeta - "mi è dolce naufragar". Questo è il palcoscenico di Spaltenna. Per una vacanza "detox", per toccare il cielo con un dito o per scoprire creazioni culinarie inedite. Merita una sosta.

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