Food :: 17 giu 2018

Biscottifico Antonio Mattei

La tradizione gourmet che non passa mai di moda

6 domande a Elisabetta Mattei, proprietaria insieme ai suoi fratelli, del mitico BiscottificioAntonio Mattei” di Prato di cui abbiamo già parlato il 3 maggio 2018 QUI (1 - 2 Elisabbeta Mattei, nella foto - terza da DX). Biscotti che molti tra noi ricordano immediatamente al solo socchiudere gli occhi. Complice il magico sacchetto blu, simbolo di quel saper fare made in Italy unico e forse irripetibile. Dalla variante al cioccolato fondente al gusto con mandorle e pistacchi, queste piccole delikatessen creano dipendenza. Oggi come ieri. Il loro segreto? Ingredienti naturali, materie prime di qualità per un prodotto semplice. In fondo, come diceva il grande maestro Gualtiero Marchesi - “La semplicità è il segreto della buona cucina”. In laboratorio, come tra i fornelli di un ristorante.

1 - Anche se siete ormai noti ovunque, ci racconti le tappe più significative della vostra realtà imprenditoriale?
Siamo 4 fratelli, la terza generazione. Abbiamo iniziato a lavorare in azienda alla fine degli anni '80, alla morte di un caro cugino del babbo che dirigeva il forno Mattei a Prato; in quel periodo eravamo tutti molto giovani e inesperti: i primi passi nell'azienda di famiglia li abbiamo, infatti, mossi senza nessuna specifica competenza; all'epoca ciò che si produceva era destinato al consumo locale o poco più. Solo nel '96 ci siamo affacciati al mercato internazionale partecipando al Vinitaly di Verona, in una sezione dedicata al food. Un’occasione strategica per capire le prime esigenze del mercato, affinare il processo di lavorazione sulla conservazione dei nostri biscotti e il tipo di confezionamento, agendo solo sugli accoppiati del sacchetto per dare ai biscotti un anno di vita, senza alterare la ricetta tradizionale. Il passo successivo sono stati i primi importatori all'estero e gli agenti in Italia.

2 - Una tradizione antica, la vostra, che si rinnova: come si fa a innovare pur rispettandola?
Con uno sguardo curioso rispetto al mercato che cambia: siamo, infatti, sensibili alle abitudini dei consumatori ma ciò di cui proprio non possiamo fare a meno è domandarci cosa sappiamo fare e come farlo in un’ottica di miglioramento costante. Siamo artigiani e facciamo biscotti! Forse un pò paradossale, ma innoviamo ripetendoci questo mantra ogni giorno.

3 - Il blu Mattei come l'arancio di Hermes, due colori che parlano da soli del brand che rappresentano: chi fu a scegliere la prima volta questa tonalità e perché?
Il sacchetto blu è così dal 1861 (3). Chiamato “blu Savoia” e dedicato all'Unità d'Italia, diventa poi oggetto icona per il Biscottificio e simbolo riconosciuto e riconoscibile per la nostra amata Prato. Un vero must have che ha viaggiato in tutto il modo con gli imprenditori tessili come dono a clienti e fornitori.

4 - Avete un assortimento molto ampio, quali sono le vostre referenze più amate in assoluto?
La nostra produzione si divide in due canali ben distinti: i prodotti “freschi” - filone candito, torta mantovana, brutti ma buoni, pan di ramerino, savoiardi - con una vita breve che non ci permette di commercializzarli presso i nostri rivenditori autorizzati e tantomeno all'estero. Li vendiamo, infatti, nella nostra bottega a Prato, sull'online e nel negozio a Firenze. Ci sono invece le referenze destinate alla rivendita che sono i Biscottini di Prato alle mandorle, i Biscotti al cioccolato, i Biscotti con pistacchi e mandorle, le tre Ricette dei biscotti della salute (4) - quella classica, integrale e senza zucchero. Il prodotto più venduto sono i Biscotti di Prato alla mandorla nel classico sacchetto blu legato a mano; il più goloso è il Filone candito, un dolce e soffice rotolo di pan briosciato con marmellata, ciliege candite e uno strato di marzapane sulla superficie.

5 - E per la stagione calda, qual'è la vostra chicca più "fresca"?
Insieme alla gelateria artigianale “Dai Dai” di Castiglioncello, nel 2015, abbiamo creato il Biscotto classico alla mandorla abbinato al gelato alla panna e per metà ricoperto di cioccolato fondente. Ottimo come fine pasto anche d'estate. Per ora, però, lo distribuiamo solo in Toscana.

6 - Oggi siete anche a Firenze con il nuovissimo museo bottega, vi sentite un pò la bandiera della "vostra" Prato?
Assolutamente sì! lo siamo sempre e da sempre. Le nostre radici sono fortemente radicate a Prato, dove c’è la sede, il cuore, il laboratorio, il nostro “centro’”. L’apertura del piccolo Museo bottega a Firenze è stata una scelta importante: eravamo infatti maturi per raccontare la nostra storia, lunga 160 anni, su un palcoscenico più internazionale come è la città del Giglio. E comunque, oltre a rendere omaggio alle nostre radici, in parte anche fiorentine, siamo orgogliosi di condividere, insieme alla storia della nostra famiglia e del forno di biscotti, le bellezze della nostra amata Prato che vanta luoghi d’eccellenza come il Museo Pecci, il Museo del Tessuto, Palazzo Pretorio, il Collegio Cicognini, il Conservatorio San Niccolò, il Castello dell’Imperatore, il Pulpito di Donatello, per citarne solo alcuni.

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