Porte sì o porte no? E' indubbio che la porta in seno a un progetto d'interni, che si tratti di privato o pubblico, è un elemento per nulla banale. La valenza funzionale, insieme a quella estetica la rendono spesso indispensabile e comunque da scegliere "cum grano salis". E tra le numerose proposte del mercato, una vera gemma fresca di produzione arriva da Lualdi azienda storica nel campo delle porte di interni, dell’arredamento su misura e del contract. Modernità e tradizione, oriente e occidente e sopratutto cultura millenaria e design moderno, questa è in sintesi Yíng (1), la nuova porta firmata da Steve Leung, architetto, interior e product designer con sede a Hong Kong (2). 

L'ideogramma cinese 迎 che si legge Yíng, appunto, significa “benvenuto”. Un vero e proprio omaggio alla cultura dell'accoglienza riconosciuta al popolo italiano.

"Ho conosciuto Steve Leung in occasione del Salone del mobile milanese e insieme abbiamo iniziato ad esplorare un nuovo prodotto, una porta" - ha raccontato Alberto Lualdi (3 - 4) in occasione della digital press conference - "Leung è un designer raffinato ed elegante, mi ha convinto per l'abilità con cui riesce a fondere tradizione e modernità del design".

Ma vediamo questo gioiello dell'interior, emblema di una manifattura ricercata, lontana da mere produzioni industriali piatte e semplici... 

Ciò che conquista è certamente la linea di separazione netta e marcata tra lo zoccolo della porta e la parte alta (5). Lo stipite, inoltre, è molto importante (6): "una porta tridimensionale" - come ben sottolineato ancora da Lualdi. In particolare la parte inferiore della porta è il frutto di un elaborato processo di lavorazione del legno che si conosciuta come sǔn mǎo (榫 卯). Caratterizzata da una superficie con intagli geometrici, la base dell’anta è sempre in rovere moka ed esalta i due laterali, che si presentano in finitura noce canaletto per le ante in legno o laccate e in finitura metallica color bronzo per i modelli in pelle.

Bellissima, robusta, certamente fatta per durare e per "incantare" non solo i padroni di casa...

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